ROMA – Fabio Cavaggion, 40 anni, musicista disoccupato per vivere suona per strada. Arriva il paradosso, l’artista di strada viene multato per aver “sforato” di cinque minuti l’orario concesso dal Comune. Infatti, ha iniziato a suonare un pezzo di Bach in pieno centro storico alle 15.55, anziché alle 16.00, come scritto nel suo permesso, e si è visto affibbiare da un vigile una multa di € 50. Somma elevatissima per chi per sbarcare il lunario suona in strada. Lunedì è scattato il flash mob acustico.
Proprio nella piazzetta San Simeone si sono riuniti a suonare insieme a Cavaggion i “100 violoncelli” del maestro Giovanni Sollima. Il concerto si è aperto con “Bella ciao” per poi spaziare dalla musica classica alla pura improvvisazione. Il tutto è durato 15 minuti.
Un gesto semplice, poetico e rivoluzionario per ribadire la solidarietà del mondo della musica e della cultura al maestro disoccupato la cui storia è stata raccontata dall’Unità. La piazza è stracolma di orchestrali e, col passare dei minuti, si sta riempiendo di una folla di appassionati e curiosi. La bellezza, in fondo, è un attimo. Un suono. Una catena di archetti che vibra all’unisono.
Poi i musicisti hanno riposto gli strumenti nelle custodie e son ritornati al teatro della Valle. I turisti applaudono e riprendono lo show….
I «cento», assieme a Cavaggion, saliranno sul palco del concertone del Primo Maggio a piazza San Giovanni a Roma.
Al Corriere.it il giovane musicista ha dichiarato “La musica è una ricchezza per tutti — anche per gli stranieri che, grazie agli artisti di strada, possono conoscere la nostra tradizione». Motivo per cui ha deciso di entrare nel progetto di Giovanni Sollima, del quale è stato allievo.
Susanna Schimperna aveva lanciato tra i primi il messaggio rimbalzato su tutti i social network: “Oggi a Roma, in centro, i vigili hanno multato per 50 euro un violoncellista che suonava Bach. Un maestro diplomato in Conservatorio, che suona per la strada per vivere. Era stato autorizzato a farlo dal comune, ma soltanto per due ore: aveva ecceduto, il delinquente, aveva suonato più a lungo. Non ci sono parole. Soltanto che mi dispiace infinitamente di non essere stata lì“.
di Antonella Guglielmino
FONTE: http://www.globusmagazine.it/flashmob-di-cento-archi-per-il-violoncellista-multato/#.WJDRDlPhC1u