ROMA – Arrivano a piedi da via dei Coronari. A guidare il corteo è Fabio Cavaggion, il violoncellista multato pochi giorni fa dai vigili urbani per aver iniziato a suonare cinque minuti prima del previsto. Il musicista, diplomato al conservatorio e con una carriera come orchestrale in Portogallo (è rientrato a Roma un anno e mezzo fa, in piena crisi, e ha scelto la strada come palcoscenico) torna in piazzetta San Simeone dopo lo spiacevole episodio. La quinta è la stessa, ai lati della fontana, dove lunedì pomeriggio scatta il flash mob acustico.
SOLIDARIETA’ DAL VALLE OCCUPATO – Assieme a Cavaggion si esibiscono i «100 violoncelli» del maestro Giovanni Sollima, progetto sperimentale partito un anno fa al Teatro Valle Occupato, che conta adesioni da ogni parte del mondo. Il concerto en plein air si apre con «Bella Ciao», poi il repertorio spazia dalla classica all’improvvisazione. Tra i performer, circa cinquanta, riuniti sul lato di Palazzo Lancellotti, artisti di età e nazionalità diverse. L’incursione sonora dura una quindicina di minuti, nel frattempo arriva una volante della polizia chiamata da qualche residente infastidito…
APPLAUSI E VIA – Lo show continua, ma i musicisti capiscono che non rimane loro molto tempo. Raccolgono gli applausi — molti i turisti che filmano la scena — ripongono gli strumenti nelle custodie e tornano al Teatro Valle che, fino al 5 maggio, ospiterà una maratona musicale (tra i big Rocco Filippini, Ernst Reijseger e Quintorigo): concerti, contest di composizione (in giuria, tra gli altri, il maestro Nicola Piovani) e diretta radiofonica su Radio3. Non solo.
SUL PALCO AL CONCERTONE – I «cento», assieme a Cavaggion, saliranno sul palco del concertone del Primo Maggio a piazza San Giovanni. «La musica è una ricchezza per tutti — insiste il violoncellista multato — anche per gli stranieri che, grazie agli artisti di strada, possono conoscere la nostra tradizione». Motivo per cui ha deciso di entrare nel progetto di Giovanni Sollima, del quale è stato allievo. «Assurdo che ci siamo ritrovati dopo tanti anni a causa di una multa — dice Sollima — . Appena ho letto la storia di Fabio, l’ho chiamato e gli ho proposto di fare qualcosa insieme». E ai residenti, sul piede di guerra contro gli artisti di strada, Sollima dice: «La mia unica risposta è la musica».
FOTOGRAFO: Benvegnù – Guaitoli
FONTE: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_aprile_30/violoncellisti-protesta-in-piazza-212911142576.shtml